Il Parco archeominerario di San Silvestro
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- Venturina
Grazie a Mario Incisa della Rocchetta, l’attuale proprietario della tenuta di S. Guido, 513 ettari nella zona di Castagneto Carducci sono oggi oasi protetta dal WWF. Tutto ebbe inizio nel 1959 quando Mario Incisa decise di trasformare 435 ettari di pascoli, terre coltivate e 60 ettari di palude, in area protetta. Nel ’66 l’Oasi di Burano e quella di Bolgheri divennero le prime oasi protette del WWF in Italia, infatti Mario Incisa insieme a Fulco Pratesi nello stesso anno fondarono il WWF italiano. Il parco si trova tra il litorale costiero e la ferrovia tirrenica, il suo aspetto è ancora quello originario tipico della Maremma, costituito da siepi alberate, prati e boschi allagati durante l’inverno e stagni. Il bosco costiero divide gli stagni dalle selvaggie spiagge dove ancora possono crescere firi come il Giglio di mare e la Rucchetta delle sabbie. L’oasi può vantare del riconscimento “zona Ramsar”, un zona molto umida perfetta per gli uccelli acquatici sia in inverno che per le migrazioni primaverili, infatti nella stagione invernale vi sono presenti i famosi Germani reali, il Fischione, il Codone ed in gran quntità la Pavoncella, oltre 1800 individui. Durante la primavera arrivano gli uccelli trampolieri come la Pittima reale, la Pettegola e l’Airone. Tra gli uccelli migratori ricordiamo la Ghiandaia marina tipica di queste zone e la Rondine. Nel fitto del bosco allagato alcuni uccelli come il Picchio rosso ed il Rampichino costruiscono il loro nido. Oltre ad una vasta specie di uccelli il parco offre rifugio anche a molti mammiferi tra i quali troviamo il Cinghiale, il Daino, il Capriolo e l’Istrice; tra i mammiferi da segnalare è la Tartaruga palustre. Il parco è aperto al pubblico dal 1 Ottobre al 31 Maggio il sabato e la domenica e obbligatoriamente su prenotazione, la visita all’oasi è di 5 euro.